Seconda domenica di Avvento 6 dicembre 2020

 

SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

 

6  Dicembre 2020

 

Lucernario

 

ACCENDIAMO LA II CANDELA DELLA SPERANZA

 

Oggi siamo di nuovo vicino alla porta, qui accogliamo la voce di un profeta: Giovanni Battista. Lui è l’amico dello Sposo che ci invita a preparare la via del Signore. Gesù bussa alla nostra porta, apriamogli e presto sarà un Natale di gioia. Accendiamo ora la seconda candela dell’Avvento.

 

Un gesto di speranza

 

ACCENDIAMO DELLE LUCI DECORATIVE ALL’INGRESSO DI CASA

 

Dopo aver pregato per qualche momento in silenzio, ognuno sceglie di “accendere” una luce nel cuore: la luce della sincerità, del perdono, della pace, dell’amicizia, della carità, ecc. Poi, in silenzio o ad alta voce dice:

 

In questa domenica accendo la luce della ….  e accende una luce decorativa all’ingresso di casa

 

Luce di speranza, resta accesa fuori dalla nostra porta, accogli quanti entrano e quanti escono.

 

Riscalda, illumina e rendi bella la nostra casa nella speranza che Gesù possa venire presto a visitarci.

 

- A questo punto si può cantare questo inno o un altro canto adatto:

 

SI ACCENDE UNA LUCE (da Nella Casa del Padre n. 464) ( da YouTube)

 

Si accende una luce all’uomo quaggiù, presto verrà tra noi Gesù,

 

annuncia il profeta la novità: il re Messia ci salverà.

 

Rit. Lieti cantate gloria al Signor: Nascerà il Redentor!

 

- CELEBRIAMO IN FAMIGLIA

 

Poi, ci si siede tutti in un luogo tranquillo della casa.  Lì la mamma o il papà o un altro membro della famiglia apre il Vangelo e dice:

 

Ascoltiamo ora il Vangelo di Gesù: una parola di gioia e di speranza per tutti noi!

 

Vangelo (semplificato per grandi e piccini) Cfr. Mc 1, 2-8

 

Giovanni, battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, con­fessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

 

-  Meditiamo insieme (papa Francesco, Angelus, 10 dicembre 2017)

 

Domenica scorsa abbiamo iniziato l’Avvento con l’invito a vigilare; oggi, seconda domenica di questo tempo di preparazione al Natale, la liturgia ce ne indica i con­tenuti propri: è un tempo per riconoscere i vuoti da colmare nella nostra vita, per spianare le asperità dell’orgoglio e fare spazio a Gesù che viene. Il profeta Isaia si rivolge al popolo annunciando la fine dell’esilio in Babilonia e il ritorno a Gerusa­lemme. Egli profetizza: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via al Signore […]. Ogni valle sia innalzata”». Le valli da innalzare rappresentano tutti i vuoti del nostro comportamento davanti a Dio, tutti i nostri peccati di omissione. Un vuoto nella nostra vita può essere il fatto che non preghiamo o preghiamo poco. L’Av­vento è allora il momento favorevole per pregare con più intensità, per riserva­re alla vita spirituale il posto importante che le spetta. Un altro vuoto potrebbe essere la mancanza di carità verso il prossimo, soprattutto verso le persone più bisognose di aiuto non solo materiale, ma anche spirituale. Siamo chiamati ad essere più attenti alle necessità degli altri, più vicini. Come Giovanni Battista, in questo modo possiamo aprire strade di speranza nel deserto dei cuori aridi di tante persone.

 

- Ascolto musicale

 

Ora, lasciamo entrare nel cuore le parole ascoltate:

 

(proposta di ascolto del canto TU SARAI PROFETA, da (couture)31

 

- Preghiamo con un Salmo Dal SALMO 84

 

Rit. Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

 

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. Rit.

 

 Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo. Rit.

 

Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino. Rit.

 

- Vicino alla porta o in un altro luogo, alzando le mani, tutti recitano insieme la preghiera che Gesù ci ha consegnato: Padre nostro che sei nei cieli, ….

 

- Orazione finale. Uno dei genitori: Preghiamo.

 

Dio grande e misericordioso, fa’ che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con il Cristo, nostro Salvatore. Amen.

 

- Benedizione dei genitori. Uno dei genitori (o la nonna/o) invoca la benedizione di Dio su tutta la famiglia:

 

Il Signore sia sopra di noi per proteggerci, davanti a noi per guidarci, dietro di noi per custodirci, dentro di noi per benedirci.

 

poi, tracciando il Segno di croce su di se stesso, prosegue dicendo:

 

 Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  Amen.

 

Canto:  Camminiamo incontro al Signore. (Da youtube)

 

 

 

 

 

P.S. Prepariamo il presepe.

 

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