Terza domenica di Avvento 13 dicembre 2020

 

 

TERZA DOMENICA DI AVVENTO

 

13 Dicembre 2020

 

 

 

ACCENDIAMO LA III CANDELA DELLA SPERANZA

 

 

 

Oggi è il giorno della gioia perché il Natale si avvicina. Accendendo la terza can­dela dell’Avvento sentiamo il calore e la luce della fiamma che riscalda anche il nostro cuore. Le voci dei profeti ci annunciano che presto il Signore verrà a fare festa con noi: allora prepariamoci, scacciando la tristezza e, come brilla la luce di queste candele, così anche sui nostri volti possa brillare la gioia e la speranza.

 

Il più piccolo della famiglia accende la terza candela e la pone fuori della porta di casa.

 

Poi uno dei genitori o un altra persona della famiglia recita la preghiera:

 

Luce di speranza,

 

resta accesa fuori dalla nostra porta,  accogli quanti entrano e quanti escono.

 

Riscalda, illumina e rendi bella la nostra casa

 

nella speranza che Gesù possa venire presto a visitarci.

 

A questo punto si può cantare questo inno o un altro canto adatto:

 

 

 

SI ACCENDE UNA LUCE(da  youtube)

 

Si accende una luce all’uomo quaggiù,  presto verrà tra noi Gesù,

 

annuncia il profeta la novità:  il re Messia ci salverà.

 

Rit. Lieti cantate gloria al Signor: Nascerà il Redentor!

 

Poi ci si siede tutti in un luogo tranquillo della casa.

 

Lì la mamma o il papà o un altro membro della famiglia apre il Vangelo e dice:

 

 

 

Ascoltiamo ora il Vangelo di Gesù: una parola di gioia e di speranza per tutti noi! Vangelo (semplificato per grandi e piccini) Cfr. Gv 1, 19-28

 

 

 

Questa è la testimonianza di Giovanni, «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».

 

 

 

Un segno di gioia

 

Prima della meditazione i bambini e ragazzi preparano un cartellone colorato in cui scrivono: “con Gesù la gioia è di casa!”.

 

 

 

Poi tutti insieme si ascolta la meditazione di papa Francesco.

 

Meditiamo insieme (papa Francesco, Angelus, 14 dicembre 2014)

 

Già da due settimane il Tempo di Avvento ci ha invitato alla vigilanza spirituale per preparare la strada al Signore che viene. In questa terza domenica la liturgia ci propone un altro atteggiamento interiore con cui vivere questa attesa del Signo¬re, cioè la gioia. La gioia di Gesù, come dice quel cartello: “Con Gesù la gioia è di casa”. Ecco, ci propone la gioia di Gesù! Il cuore dell’uomo desidera la gioia. Tutti desideriamo la gioia, ogni famiglia, ogni popolo aspira alla felicità. Ma qual è la gioia che il cristiano è chiamato a vivere e a testimoniare? E’ quella che viene dalla vicinanza di Dio, dalla sua presenza nella nostra vita. Da quando Gesù è entrato nella storia, con la sua nascita a Betlemme, l’umanità ha ricevuto il germe del Re¬gno di Dio, come un terreno che riceve il seme, promessa del futuro raccolto. Non occorre più cercare altrove! Gesù è venuto a portare la gioia a tutti e per sempre. Non si tratta di una gioia soltanto sperata o rinviata al paradiso: qui sulla terra siamo tristi ma in paradiso saremo gioiosi. No! Non è questa ma una gioia già re¬ale e sperimentabile ora, perché Gesù stesso è la nostra gioia, e con Gesù la gioia di casa, come dice quel vostro cartello: con Gesù la gioia è di casa. Tutti, diciamolo: “Con Gesù la gioia è di casa”.

 

I bambini e/o ragazzi, attaccano sulla porta di casa il cartello colorato e insieme tutti ascoltano un canto gioioso:

 

(proposta di ascolto del canto INNALZIAMO LO SGUARDO ( da youtube),  

 

 

 

Rit. La mia gioia è nel Signore!

 

L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Rit.

 

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Rit. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia. Rit.

 

Tutti si portano vicino alla porta e poi, alzando le mani tutti, si recita insieme la preghiera che Gesù ci ha consegnato:

 

Padre nostro che sei nei cieli, …

 

 Preghiamo

 

Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza  il grande mistero della salvezza.

 

Benedizione dei genitori

 

Uno dei genitori (o la nonna/o) invoca la benedizione di Dio su tutta la famiglia:

 

Il Signore sia sopra di noi per proteggerci, davanti a noi per guidarci, dietro di noi per custodirci, dentro di noi per benedirci.

 

poi, tracciando il Segno di croce su di se stesso, prosegue dicendo: Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  Tutti  Amen.

 

I genitori possono tracciare il segno di croce sulla fronte dei propri figli Canto CAMMINIASMO INCONTRO AL SIGNORE (da youtube).

 

 P. S. prepariamo il presepe.

 

 

 

 

 

TERZA DOMENICA DI AVVENTO

 

 

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